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Fino a qualche tempo fa Santa Mira era la classica smalltown tranquilla, "normale". Ora, malati che improvvisamente guariscono, bambini che dicono che la madre non è la madre, donne che dicono che lo zio non è lo zio. Qualcosa di strano sta accadendo. Il dottor Bennell vuole capire l'origine vera di questi "disturbi". È l'inizio di uno dei grandi incubi della storia del cinema, un capolavoro sulla paranoia collettiva anni '50. Don Siegel firma questo classico della fantascienza aliena e horror, che ha avuto tre remakes, ha influenzato registi e ha terrorizzato spettatori. Il fascino duraturo del film risiede nel piacere proibito che nasce dalla paura profonda di essere sostituiti da una copia di se stessi, insensibile e priva di emozioni. Il terrore dell'Ignoto si somma alle interpretazioni ideologiche, che hanno fatto del film, di volta in volta, un attacco al conformismo borghese o una denuncia dell'egualitarismo comunista. Al fondo, però, sta l'eterna paura di perdere i nostri tratti personali, ciò che ci rende unici e singolari, in un mondo globalizzato e asservito alla tecnologia.